11 giugno 2012

Ascolti emergenti: Huno, Sunset, Post, Moseek, Noise under dreaming, Maniacs, Gattamolesta, Les Enfants, Violassenzio


Noise under dreaming - In mine ***
In mine è il secondo full album del progetto Noise under dreaming, nato a Milano nel 2006. E’ un album sperimentale tra ambient, soundtrack music, elettronica e field recordings. Gli strumenti acustici si distinguono e si muovono all’interno di field indistinti, elementi elettronici, drum machine e percussioni che si confondono, linee vocali che spaziano da sussurri filiformi a caldi blues, passando per disperati richiami inascoltati. Il materiale è ottimo e si sente che i brani sono vissuti in maniera molto interiore dai due musicisti, Michele Ricciardi e Matteo Chiamenti. Una emozionante colonna sonora di ricordi livellati dal tempo. L’unico limite dell’album è una scarsa coesione tra le atmosfere dei vari brani. E’ un album forse troppo poco omogeneo, ma il risultato è comunque piacevole. Particolarmente meritevole il brano Noise under my wish, un po’ sullo stile dei Mogwai. Marco Maresca



Post – Fakes from another place */
I Post sono una band torinese che esiste discograficamente dal 2004. Sono cresciuti con la new wave, il post punk ed il rock alternativo degli U2 e dei R.E.M. Inizialmente avevano imboccato la strada del rock cantato in italiano, e recentemente si sono convertiti al cantato in inglese. Il loro ultimo album, Fakes from another place, pubblicato per l’etichetta La voce del gregge e distribuito da New model label, è un disco di rock alternativo con velleità internazionali ma che, come si evince dal titolo, è stato realizzato da artisti che fingono di appartenere ad un posto che non è il loro, con esiti inevitabilmente incerti. E’ un disco che a mio parere ha il grosso limite di non mostrare convinzione, né una scelta musicale ben precisa, e quindi si porta avanti galleggiando fino alla fine, con alcuni momenti particolarmente evitabili (Unheard), verso il finale. Si discosta un po’ dal resto dell’album solo la finale Non mi confondere che, guarda caso, è l’unico brano cantato in italiano. m.m.

  
Moseek - Yes, week-end  **/
Tornano i Moseek, già ascoltati da AsapFanzine lo scorso aprile. Yes, week-end, il secondo album della band capitolina, recentemente pubblicato per l’etichetta Labelpot, ci è arrivato accompagnato da un molto apprezzato messaggio manoscritto ed autografato. Anche stavolta la band ha dimostrato grande cura nel modo di presentarsi (l’altra volta era stata dedicata una grande attenzione al package, molto particolare). Il nuovo album mostra miglioramenti rispetto al predecessore: l’atmosfera è più allegra e solare mantenendo comunque un pizzico di malinconia. Qualche miglioramento nell’uso della voce, stavolta più personale, ed una decisa e gradita svolta sull’uso dell’elettronica, non più marginale ma ormai fondamentale. Rimane la scelta di cantare in inglese: il tempo saprà dirci se è giusta oppure no. Particolarmente incalzante il singolo Pills, accompagnato da videoclip. Notevole la reinterpretazione di Come together dei Beatles: riuscire a mostrare personalità in una cover senza soffocarla né stravolgerla non è da tutti. m.m.


Huno - Spessi muri di plastica **/
 L’EP dei cuneesi Huno, intitolato Spessi muri di plastica, era già stato recensito da AsapFanzine lo scorso dicembre. Abbiamo ricevuto nuovamente una copia dell’EP, e quindi gli Huno ricevono un nuovo ascolto, stavolta da un orecchio diverso. Confermo in parte ciò che su di loro era già stato scritto: un alternative rock cantato in italiano, che in qualche momento risulta particolarmente convincente. La band non si lascia imprigionare dalla classica forma canzone, ma privilegia altre strutture. La non eccessiva attenzione per lo sviluppo dei brani, però, a mio parere è spesso fonte di monotonia. Ci sono ottime idee, che mostrano una grande personalità, ma non son quasi mai sviluppate in modo estroso. La splendida ballata intitolata Profonde tracce, però, mostra che gli Huno posseggono le potenzialità per fare cose ottime in futuro. m.m.


Sunset – Viaggio libero ***
Viaggio libero, il primo full album dei novaresi Sunset, è un’escursione senza confini tra rock italiano diretto e sanguigno, momenti hard, influenze americane ed aperture pop. Il grande pregio dell’album è la tecnica musicale, che unita al buon gusto negli arrangiamenti e ad un songwriting particolarmente ispirato, dà luogo a brani come El Frago, immediatamente memorizzabili anche dopo un singolo ascolto. Come dice il titolo, ci troviamo di fronte ad un album da viaggio, che parla di itinerari da scoprire e di libertà da ricercarsi altrove. In questa prerogativa, e nelle sonorità, i Sunset richiamano abbastanza apertamente i Negrita, ed in particolare il loro periodo degli album Reset e Radio zombie. Il richiamo ai Negrita è forte anche per quanto riguarda la vocalità. L’album è per certi versi ottimo se non fosse proprio per la mancanza di coraggio di proporre qualcosa di nuovo e la tendenza, quindi, a ricadere nell’emulazione di classici del rock italiano, seppur eccellenti. m.m.



Les Enfants - Les Enfants ep ***
Folgorante ed emozionale l'esordio dei Les Enfants, un omonimo ep composto da quattro brani, prodotti dagli stessi Les Enfants e mixati da Manuel Santilli e Marco Manini, sotto l'eccellente supervisione di Federico Dragogna dei Ministri. E’ un disco essenziale, quasi low fi, ben registrato ma parecchio scarno. Nonostante questo i Les Enfants riescono a mio parere ad arrivare al cuore dell ascoltatore attraverso testi sussurrati che sfociano in ritornelli convincenti che parlano di speranza, come in Canzone nuova: “Dagli abissi degl’inferi ci ribelliamo/ neanche la morte ci toglierà la speranza”, oppure di concetti semplici ma immediati, come in Io voglio bene ai miei amici che riesce ad esprimere pienamente il concetto espresso dal titolo; fino ad arrivare alla bellissima (e mia preferita) Piovono cieli che brilla di un pop particolarmente intenso. Consludo citando Questa crisi finirà dove la crisi è forse quella del cuore. Davvero interessanti questi giovani ragazzi che attraverso sonorità rock molto semplici ed essenziali riescono ad emozionarci. Li attendiamo alla prova in LP. Marco Colombo



Maniacs - Cattive madri ***


I Maniacs presentano Cattive madri, in uscita per l’etichetta Atar e distribuito da Believe. L'intensa attività live si sente parecchio in questo album, sicuramente ben suonato, dove nalla base pop-rock si intercettano  venature e richiami che riconducono a gruppi blasonati come come Verdena e Ministri. Questo power trio presenta un sound abbastanza originale che però devo dire non mi ha convinto al cento per cento. I testi sono abbastanza poetici ed onirici: tra i miei pezzi preferiti Aria tipicamente verdeniana, Scivoli via dalla struttura musicale particolarmente compatta. Da citare ancora la titletrack Le cattive madri e Odio. m.c.




Gattamolesta - Vecchio mondo ***
Vecchio mondo dei Gattamolesta è un album godibile e scanzonato cantato in italiano, che mescola sonorità diverse che spaziano dal folk al punk e richiama sicuramente gruppi come i noti Gogol Bordello ma anche i nostrani Ratti della Sabina o Modena City Ramblers. Un disco divertente, fatto di canzoni nelle quali si alternano i ritmi più disparati, dal flamenco ai violini tzigani e dove i testi a volte surreali a volte impegnati ci portano in destinazioni diverse. Le canzoni, composte dall’ispirato frontman Andrea Gatta, sono più ricche di sfumature e con tematiche più varie rispetto al disco d’esordio Czeleste: quello che sorprende davvero è il meltingpop musicale, un mix tra coinvolgimento danzereccio e una poetica particolarmente ispirata nei contenuti, anche se talvolta un po’ surreale.
Come ospiti nell’album, e spesso anche nei debordanti live, ci sono il trombettista Stefano Sceriffo Serafini, il trombonista Marcello Jandu Detti, la violinista Mayumi Suzuki ed il clarinettista Stefano Bertozzi. Tra i brani che mi sono piaciuti di più, L’uomo travolto e il Fantasma di Portopalo. m.c.


Violassenzio - Nel dominio ****

Il secondo lavoro dei Violassenzio, di cui avevamo già recensito l’esordio Andrà tutto bene”, si intitola Nel dominio” ed è un album di 14 brani molto convincenti che ci è piaciuto fin dal primo ascolto. Abbiamo iniziato dal singolo Nelle fabbriche, un ottimo brano di presentazione che condensa gli elementi chiavi dell'album, melodie bel costruite, suoni ricercati e grande cura testuale: “Esiste una fabbrica in cui si producono i numeri. Chi controlla i numeri controlla invisibilmente la politica, la storia, l’economia, la scienza e anche le azioni quotidiane di ogni individuo”. L'interessante filo conduttore dei numeri lega tutti i brani in una sorta di concept nel quale vengono affrontati con occhio critico argomenti diversi: dal sociale fino alla politica. La musica invece è un impasto di pop-rock decisamente godibile, con alcune punte di psichedelia (Come un risveglio) e di progressive. Nel dominio è un disco ben prodotto, curato, suonato e registrato per i tipi di Alka record. Tra i miei brani preferiti Rinchiusi in una scatola, Amo chi sogna ed E’ un paese per vecchi dove viene criticata la nostra classe politica. Un secondo disco impegnativo, ma che proprio per questo è piacevole ascoltare. Prova pienamente superata! m.c.




2 commenti:

  1. Ma riguardo al disco dei POST cosa vuol dire che 'galleggia'? Mi potete dire qualcosa di piu' preciso? Grazie, ciao
    Fabrizio (Torino)

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    1. Innanzitutto vorrei precisare che ho ascoltato il disco molte volte e in diversi contesti, prima di scrivere la mia impressione, che tra l'altro è comunque soltanto un'opinione e quindi può essere contraddetta (il confronto è sempre ben accetto). Con "si porta avanti galleggiando fino alla fine" intendo dire che ero in attesa di un punto dell'album in cui trovare un brano che fosse un po' l'apice musicale o emozionale del disco e invece con sorpresa non ho trovato niente di ciò. ho trovato tanti brani che non ho ben capito in che direzione vadano a parare, tutti più o meno sullo stesso livello. e in generale anche dopo qualche ascolto non mi è rimasto impresso molto. ma, ripeto, è solo la mia opinione.

      a disposizione per ulteriori chiarimenti...

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