27 giugno 2012

Ascolti emergenti: Mug, Van Houtens, Eusebio Martinelli, Flexus, Iceberg


Van Houtens - Flop  ***
I Van Houtens sono una misteriosa band di Verbania che quattro anni fa, sconosciuta, fu contattata da McDonald’s che voleva a tutti i costi utilizzare una loro canzone per la pubblicità dei suoi panini. Una storia singolare quanto vera. Dopo quattro anni è finalmente uscito il primo album della band, intitolato in modo scaramantico Flop, pubblicato per Facelikeafrog records e distribuito da Venus. L’album contiene la già citata canzone, intitolata (It’s a) beautiful day, e altri freschi brani estivi cantati principalmente in inglese ma contenenti, all’occorrenza, da qualche vocabolo nostrano. Lo stile richiama vagamente i Libertines. I ritmi sono un po’ quelli del surf rock, un po’ quelli del reggae, il tutto miscelato in un lo-fi il cui basso profilo è volutamente ricercato, perché in realtà la produzione dell’album è maniacalmente curata. La leggerezza e la faccia tosta che accompagna la carriera dei Van Houtens pervade il loro disco d’esordio, regalandoci una piacevole colonna sonora per l’estate ormai alle porte. Marco Maresca

  
MUG - Lost Transmission  ***
Elettrici e rumorosi al punto giusto, i MUG (Medium under groove) sorprendono con il loro disco d’esordio, Lost transmission, su etichetta La grande onda e distribuzione Audioglobe. I MUG scavano nel rock e nel più profondo noise elettronico, alla ricerca della colonna sonora di un nuovo mondo privo di parole nel quale i quattro ragazzi si ritrovano disillusi, increduli, frenetici e disincantati. Il mondo dei MUG a volte svanisce, quasi fosse un segnale smarrito, un segnale che però desiderano fortemente ripristinare e riattivare. I brani sono privi di testi: la band si affida a chitarre sempre molto efficaci e voluminose, e a basi elettroniche sapientemente programmate, per indirizzarci verso atmosfere a volte claustrofobiche, altre volte sognanti. In molti momenti dell’album, tra cui il brano Disco pulp, lo sperimentale mix di chitarre e sintetizzatori raggiunge risultati notevoli. m.m.


Eusebio Martinelli - Gazpacho ***
Eusebio Martinelli è un noto trombettista che ha collaborato con artisti del calibro di Vinicio Capossela, Marc Ribot, Roy Paci e Calexico, tanto per citarne alcuni. Ci presenta questo album dal titolo curioso, Gazpacho che prende il nome da una zuppa fredda tipica dell'Andalusia. L'album che vede la collaborazione di diversi strumentisti italiani e stranieri, riuniti sotto il nome di Gipsy Abath Orkestar. Il genere è un folk dal timbro zigano e balcanico con puntate anche al gipsy.
Martinelli suona sia la tromba che il sousaphone e il flugelhom dando prova della sua bravura come strumentista sia in brani noti riarrangiati sia in suoi brani inediti. L’ascolto dell album mi ha fatto venire voglia di ballare, anche se non sono un amante particolare del genere, i suoni risultano trascinanti e piacevoli. Tra i miei brani preferiti a firma Martinelli Gazpacho e Migrant slow train. Marco Colombo


Flexus - Satelliti inversi ***
Satelliti inversi è un album di 11 tracce che spaziano dal pop al rock  registrato tra il 2010 e il 2011 dai carpigiani Flexus. E' un lavoro ricco di collaborazioni e di strumenti orchestrali, da Deborah Walker in un trio virtuale di violoncelli nel brano O, rage!, scritto a quattro mani insieme alla scrittrice Chiara Carminati, alla cantante Verdiana Zangaro nel brano Sospeso a metà, al Coro delle Mondine di Novi nel brano Se otto ore, bellissima canzone popolare dai tratti marcatamente rock.
L’album è un lavoro prettamente pop con canzoni scritte in italiano che lasciano scoprire ottimi episodi autorali. Le canzoni parlano di temi diversi, dagli incontri tra persone come nel brano Satelliti inversi che mi ha ricordato per certi versi un ispirato Luciano Ligabue, a storie di passione come in O, rage dove l’utilizzo dei violini addolcisce notevolmente la melodia, fino a storie di amori finiti come nella romantica Cosa facciamo adessoIl disco nel suo complesso mi è piaciuto perché è composto da brani pop e di facile fruizione, ma allo stesso tempo interessanti per quanto riguarda melodie e arrangiamenti, grazie agli archi e alla fisarmonica. Tra i miei brani preferiti Cosa facciamo adesso e Amanda sceglimi che mi ha ricordato il miglior Baccini. Da segnalare, infine, la scrittura dei testi, curata da Gianluca Magnani, particolarmente matura e lineare. m.c.


Iceberg - Caro tornado */
Gli Iceberg sono una giovane band pavese, attiva nel circuito indipendente dal 2008 e con questo cd, al loro primo lavoro in italiano. Caro tornado è stato registrato in presa diretta - volutamente - dalla band per arrivare più immediato all’ascoltatore. La scelta di utilizzare chitarre distorte e volumi altissimi risulta tuttavia penalizzante propone un risultato troppo casalingo, all'interno del quale non si colgono particolari spunti creativi. Il genere è un rock di matrice classica, con varie sfumature per quanto riguarda i suoni, i testi invece hanno un'attitudine quasi punk. Tra i miei pezzi preferiti il rock and roll di Nagasaki blues e la ballata In piena. Purtroppo in questo disco fa difetto l'originalità: essere giovani e volenterosi purtroppo oggi non basta per avere anche qualcosa di interessante da dire... m.c.









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