Sono rimasto senza parole seguendo (da spettatore distante e non coinvolto, lo voglio subito precisare) il linciaggio mediatico del ChicoBum festival di Crescentino. Nel florilegio dei blog locali e dei siti che parlano della vicenda (alcuni dei quali si definiscono addirittura informativi) il massacro della manifestazione è legato a doppio mandato con quello (mediatico?!) del sindaco Marinella Venegoni, che dal primo momento è stata ben lieta dell'opportunità di avere il festival precedentemente ospitato da Borgaro torinese.
Io, che a Crescentino ho una casetta di campagna (dove non vado mai, perchè cosa ci dovrei andare a fare in quello che scherzosamente definisco il paese del tedio...) e che amo la musica, mi sono subito sfregato le mani: finalmente un'occasione per fermarmi in paese un paio di giorni.
Nei miei 30 anni non ho memoria di eventi significativi per i giovani del posto... tanto meno di una rassegna musicale potenzialmente capace di attrarre gente da fuori.
Forse ingenuamente penso che questo bel festival (che ha peraltro un nome di richiamo e una tradizione di diversi anni) possa essere stato notato da tanta altra gente che abita piuttosto lontano, come me...
E invece già prima della partenza ci sono stati attacchi su tutta la linea:
* Per i soldi stanziati dal Comune (le cifre che leggo sui blog non sono univoche e quindi non le riporto), che non mi sembrano affatto tanti per una rassegna che comunque dura un mese e propone metà del calendario ad ingresso libero (parlando in gergo amministrativo potremmo dire che sono stati stanziati contributi per le politiche giovanili, la cultura, il commercio... o semplicemente per portare qualcuno in paese che oltre al concerto faccia anche una passeggiata, mangi una pizza o un gelato)...
* Per un fantomatico "disturbo" arrecato alla cittadinanza, ingigantito dai soliti blog, anche se l'area dove si svolge il festival è lontanissima dalle case...
* Per i prezzi dei biglietti degli eventi a pagamento, che a me paiono in linea con quelli normalmente abbinati alle varie band in cartellone, se non in qualche caso leggermente inferiori.
Su "VercelliOggi" addirittura Viky Paci (faccaimo i nomi, che magari lei apprezza la visibilità) scrive che i concerti a Borgaro costavano meno: mi domando se lei a Borgaro ci sia mai stata!? E le consiglio - per dare maggiore autorevolezza ai suoi articoli, ammesso che possano essere definiti tali - di scrivere correttamente il nome delle band di cui parla e di documentarsi un po' di più (senza polemica, si intende).
Il problema della cancellazione di alcuni concerti (Baustelle, Zilli, Roy Paci, Perturbazione) legato alla gratuità degli MTV Days di Torino, che nello stesso periodo ospitano gli artisti sopracitati, rappresenta un fulmine a ciel sereno per un festival che per mille motivi (dalla crisi della musica, al bacino d'utenza apparentemente troppo limitato per le attese) non ha avuto l'affluenza di pubblico sperata.
Mi permetto però di esprimere due considerazioni: la prima rivolta algli artisti e alle loro agenzie, che dovrebbero onorare con maggiore serietà gli impegni presi, con chachet spesso elevatissimi, ed evitare di disseminare spesso a posteriori una marea di date nello stesso territorio: parlando dei Baustelle, solo per citare un esempio, oltre a Torino, dopo aver "fissato" la data al Chico, hanno pensato bene di programmare ad Asti (scalzando Moltheni, con mia immensa ira) e a Milano. Lo stesso i Perturbazione.
Una doglianza su Asti, che propone un programma in parte identico al Chico... nun se fa, non è il massimo... soprattutto se viene lanciato dopo nel tempo.
Lo stesso dicasi per altri festival... vedi il "Libra" di Biella, che all'ultimo arriva con un programmone, ma i giorni della musica estiva sono tutti tra giugno e luglio. Poi ad agosto c'è il vuoto... Servirebbe più coordinamento. Anche perchè il popolo della musica (quello che va, pagando, e che snobba i tributi) si sposta senza problemi di 50-70-100km. Ma siamo pochi e siamo come panda...
Ultima nota: a chi (e a quanto vedo on-line sono tantissimi) rema contro il festival e contro Marinella Venegoni (che in quanto giornalista musicale si spera che nella musica creda) domando perchè non sfruttare l'occasione e cercare di promuovere un evento che potrebbe dare slancio al territorio, e pure qualche posto di lavoro estivo. Invito i delatori della bassa vercellese a guardare - tra gli innumerevoli esempi positivi - al festival "Balla coi cinghiali" di Brdineto, un paese minuscolo nelle montagne di Savona. Lì su un festival di tre giorni campano un anno. I commercianti fanno la danza del sole e in pochi anni il pubblico è passato da 100 "disperati" a 20mila persone... Molti in campeggio. Tutti insieme d'amore e d'accordo... tra quelle quattro case lontane da tutto, a 30km (di tornanti) in linea d'aria dalla costa. Lì con il ricavato ci aiutano addirittura i bambini in India, finanziano borse di studio per gli studenti locali che non possono spostarsi, fondano una casa editrice visto che a quanto pare i ragazzi liguri che partecipano ai concorsi letterari più che di suicidio e droga non riescono a scrivere... Cercano di crescere anno dopo anno non di farsi la guerra a vicenda. Vabbè...
Sempre ai delatori, una dedica: "I provinciali" dei Baustelle, è una bella canzone, almeno su disco, visto che dal vivo a quanto pare non ne avranno l'occasione di ascoltarla.
E se altre date verranno (in sostituzione di quelle tagliate) che vengano almeno promosse come si deve... l'ultima perla potrebbe essere la censura.
Roberto Conti
Per completezza di informazione riporto anche una parte di nota diffusa dal sindaco Venegoni in merito alle date "tagliate"
La musica estiva sta andando male dovunque. Colpa della crisi.
La gratuità di alcuni ospiti degli MTV Days a Torino, in comune con il Chicobum (Baustelle, Zilli, Roy Paci), ha messo ulteriormente in crisi un Festival che si è appena insediato in un territorio nuovo e (come si legge sui blog) alquanto ostile ad ogni genere di novità. Ci sono leggi e consuetudini nel mondo delle agenzie, secondo le quali un promoter va avvertito se l'artista che ha scritturato si esibisce a una certa vicinanza gratuitamente, pena la decadenza del contratto. Le prevendite andavano comunque non bene. Le prime serate del Chicobum sono state per i crescentinesi un immenso successo, e da questo punto di vista non posso che essere soddisfatta, come sindaco di una città che ha accolto una grandissima novità. Inutile negare che per le tasche dell'organizzatore la scarsa affluenza di paganti da fuori Crescentino è stata fonte di sonoro rosso: 450 per i Nomadi, 600 per la PFM. Una débacle, a fronte di cachet ingenti, trattandosi di artisti che convogliano di solito almeno 2 mila paganti. Che vogliamo fare, lo vogliamo ammazzare anche noi direttamente, l'Ivaldo, e fare il girotondo intorno al cadavere, immaginando magari che quel cadavere sia il mio, di Marinella Venegoni? Ieri poi il fortunale del tardo pomeriggio ha investito in pieno l'area del Chico, danneggiando una delle discoteche e la tenda della Croce Rossa, mandando per aria alcuni banchi. Ho consigliato a Ivaldo di andare a farsi benedire. Ci andrò anch'io. Per quel che so, a questo momento, il Festival è intenzionato a continuare. Sostituendo concerti gratuiti con quelli a pagamento, visto il gradimento che si riscontra il sabato sera. E visto che ci sono contratti con gli stand che vanno onorati. L'organizzatore è al lavoro in questo senso. Chi ci tiene, abbia fiducia. Gli altri, scaldino pure i ferri per la tortura: soprattutto quella anonima e via blog, che da queste parti è quella più coltivata. Grande segno di civiltà.
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