14 giugno 2010

'Ascolti emergenti' di giugno

Zibba - Una cura per il freddo ***
Questo album deve essere ascoltato seduti al bancone di un bar poco affollato, la luce soffusa il barista che lava i bicchieri prima della chiusura. La musica in sottofondo e Zibba che si siede di fianco a noi con in mano una bottiglia di vino. Inizia a parlare/cantare le sue canzoni e l'atmosfera del locale si satura delle sue storie di vita. Zibba è uno di noi, è l'amico con cui discorrere, davanti ad un bicchiere, di amicizia, di sesso, di piedi di donne e notti passate a viaggiare. Le sue canzoni ci avvolgono come una coperta calda, fatta di parole e di una musica che spazia dal folk al blues alla musica popolare italiana. purtroppo a fine serata, dopo aver sgolato tutta la bottiglia, l'idea che ci siamo fatti è che il nostro Zibba risente troppo delle influenze di Vinicio Capossela e di Tom Waits risultando francamente una loro sbiadita fotocopia, ma è stata comunque una bella bevuta. Alberto Cantone

Med in Itali - Bruco **/
Sonorità rock melodiche impreziosite da influenze jazz e funky. Dopo il consenso della critica per il primo EP Soluzione, i Med In Itali, presentano il secondo lavoro dal nome Bruco. In formazione definitiva con sassofono annesso, la musica del giovane gruppo torinese ha già convinto alcuni dei più importanti festival nazionali (Torino Sotterranea, Upload Festival, 3dContest). red

Simone Fornasari - Momentaneamente in equilibrio ***
Parliamo di Simone Fornasari, cantautore emiliano di Piacenza, classe 1982. La sua passione per la musica si manifesta in tenera età quando scopre la chitarra, strumento che non lascerà più e gli permetterà di iniziare a riportare le sue emozioni in musica.
Si intitola Momentaneamente in equilibrio l’ultimo Album di questo cantautore sospeso tra Battisti e Baccini con brani autoironici come Niente fuori posto alternati ad altri molto introspettivi come la titletrack Momentaneamente in equilibrio.
Dieci canzoni rock e pop, arrangiate bene daGiancarlo Borselli, che ne eslta la vena poetica. Bella anche la voce di Simone, molto emozionale. Una sorpresa nel panorama musicale italiano. Speriamo che qualcuno si accorga di lui. Marco Colombo

Carmelo Amenta - L'erba cattiva ***
Carmelo Amenta nasce a Siracusa. Vive tra Roma e la sua città natale. Suona con diverse formazioni (Tequila sunrise, Il vizio di eva, Le danze ufo, Delrovo, L'albascura) e partecipa a diversi festival con discerto successo.
Davvero particolare questo suo ultimo lavoro, L’erba cattiva che ripropone un autore originale nei testi e nelle liriche come avevamo avuto modi di apprezzare nel precedente lavoro Sembrano lacrime e invece piove, del 2008. Tra rock e cantautorato non è facile trovare una propria dimensione, nei pascoli della musica il rischio di brucare l'erba cattiva è sempre in agguato, ma Carmelo sa scegliere le essenze giuste per comporre un equilibrato bouquet sonoro.
Tra i pezzi che mi sono piaciuti di più, Memorie del giorno in cui sono morto, A volte, Strade. Marco Colombo

Cosmic Box
Not better, simply different **

I Cosmic Box sono una band ferrarese composta da Andrea Gnani alla voce, Andrea Cera alla chitarra, Wainer Bombonati al basso, Nicola Marzola alla chiatarra e Michele Masselani alla batteria.
Ci presentano questo EP Not better, simply different con cinque pezzi pop rock e con una veste grafica un po' british che va sempre di moda. Ascoltando il disco notiamo contaminazioni diverse, affondi punk e grunge. Belli i fraseggi batteria-basso, il disco appare ben suonato e prodotto nel suo complesso. La produzione è affidata a Massimiliano Lambertini che ha già collaborato con Koinè e Triobrio Deluxe. Un ep incoraggiante in vista di un lavoro più strutturato. Marco Colombo

Mascara - l'amore e la filosofia ****
La prima volta che ho ascoltato L'amore e la filosofia mi sono detto: “Finalmente una band che fa della buona new wave ed è italiana”. I paragoni si sprecano con Editors, White Lies, The Cure e Joy Division ma sta di fatto che i nostri sono di Varese!
Davvero un bell'esordio questo dei Mascara con cinque brani intensi, ben suonati ed anche con testi molto interessanti che parlano di amore e filosia per l’appunto. Notevole anche la produzione visto che il disco è stato registrato da Matteo Cantaluppi e Ivan Rossi (Bachi da Pietra, Canadians, Le Luci della Centrale Elettrica…), e si sente nei suoni del disco stesso. Suoni che spaziano appunto dal dark alla new wave.
Mi sono piaciuti tutti e cinque i brani e spero presto di ascoltare un album intero. Non hanno ancora una etichetta ma spero che la troveranno presto perchè sono davvero meritevoli questi Mascara. Marco Colombo

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