14 giugno 2009

Metti una serata al lago con Tre allegri ragazzi morti

Tre allegri ragazzi morti a bordo del lago (Maggiore) in una splendida serata in quel di Sesto Calende. Il concerto fa parte di quel rarities tour che propone alcuni pezzi vecchi e nuovi tra i più belli del trio, ormai diventato quintetto grazie all’innesto di un secondo chitarrista e di Marcella che interviene cantando un paio di brani in scaletta.
L’atmosfera è molto rilassata e c’è tantissima gente attirata anche dall’ingresso libero. In pochi cantano le canzoni, quasi nessuno balla o partecipa più di tanto… ma questa è un’inevitabile conseguenza del free entry.
In scaletta ci sono diverse delle mie canzoni preferite: da Prova a star con me un altro inverno a Pordenone, fino a Il principe in bicicletta (nota anche come La canzone della cameriera) o alla cover Mio fratellino ha scoperto il rock’n roll. A proposito di cover vorrei spendere un plauso di Tarm che riescono a passare con disinvoltura dalle cover dei Diaframma a quelle dei Daft punk, con la stessa freschezza che contraddistingue i brani di loro composizione.
Tra maschere da ‘non morti’ e curiosi copricapo a forma di topo, che citano uno dei pezzi più famosi, quella Occhi bassi che omaggia l’anima di Elvis Presley, il concerto prosegue su ritmi serrati con brani che guardano al passato così come all’ultimo disco La seconda rivoluzione sessuale. Nel finale c’è spazio per un momento folkeggiante, con Toffolo alla chitarra acustica e il batterista Luca al centro del palco a suonare con il solo rullante.
Tra i brani più riusciti La salamandra (fammi capire che... almeno un'ora vuoi solo me) con le parole della poetessa Alda Merini, Il mondo prima con la brava e simpatica Marcella a dare una mano con la voce… Poi in chiusura i classicissimi Occhi bassi e Mai come voi. Fa piacere vedere come la musica dei Tre allegri arrivi obliqua intercettando nuovo pubblico e regalando nostalgiche ossessioni a chi, come me, li ha scoperti ed amati negli anni Novanta. Unico piccolo neo: mancava una delle canzono a mio avviso più belle, La tempesta! Roberto Conti
(foto Aurora Logozzo)

Nessun commento:

Posta un commento