10 luglio 2013

Tutti vogliono i Tame Impala, in Italia (con il solito ritardo) gli indies impazziscono per loro

Benvenuti nel mondo psichedelico di Kevin Parker e compagni. I Tame Impala, australiani di Perth, ci trasportano in un'altra dimensione con il loro secondo album Lonerism e ci ipnotizzano con il video legato a Feels like we only go backwards, singolo estratto dall'album che ha avuto la nomination come canzone dell'anno nell'ambito di Apra Music Awards 2013.
La band, il cui nome è ispirato all'antilope africana impala, è fondamentalmente lo sviluppo del progetto rock psichedelico del leader, cantante e chitarrista, Kevin Parker (già leader dei Dee Dee Dums, band blues/jazz/psichedelico). Si autodefiniscono “rock band hypno groove dal continuo fluire psichedelico enfatizzante una melodia onirica”.
Potrete essere d'accordo o no su quanto sto per affermare, ma sul finire degli anni '60 i Beatles giunti a un certo punto della loro carriera musicale, hanno iniziato a sperimentare sound psichedelici, così come avveniva più o meno contemporaneamente in California (pensiamo ai Doors e al loro lato onirico ad esempio). Ecco, quelle sperimentazioni hanno aperto delle porte (forse sono le stesse porte della percezione morrisoniana...) per tanti altri artisti che una volta entrati continuano a sperimentare, divertendosi anche, e che non vogliono saperne di uscire.
Lasciamole dunque aperte queste porte, sperando che siano sempre più numerosi gli artisti come i Tame Impala.
La ricerca psichedelica di Parker era già visibile perfino nella cover del primo album Innerspeaker, lo sguardo che entra e non esce più.
Lonerism potrebbe anche essere definito una sorta di trattato sulla solitudine in tutte le sue forme, ma se quest'opera è il frutto degli effetti che la solitudine produce sulla creatività, allora ringraziamo questa somma ispiratrice dei Tame Impala.
Non riesco a considerarlo un disco formato da un tot di tracce. Per me è un'unica traccia che fa di Lonerism un'opera imperdibile nel suo genere.
Allacciare le cinture di sicurezza prima di ascoltare. Suggerimento: non abbassate mai il volume quando li ascoltate.
Il viaggio inizia con Be above it. Effetti collaterali: impossibile stare fermi. Il corpo è posseduto dagli impulsi che Tame Impala trasmettono senza sosta.
Con Endors toi la band, un passo avanti a tutti, con la sua musica ci porta, parafrasando il tour di una certa band di Liverpool, nel Psychedelic Mistery Tour e chissà chi vorrà uscirne.
Sono sogni o allucinazioni quelli di Apocalypse dreams? Puoi tuffartici dentro magari standotene sdraiato su un prato in collina a guardare le stelle.
Mind mischief è un'esperienza da non perdere. Se possibile ascoltatela in cuffia e subito dopo camera di decompressione.
Echi pinkfloydiani sparsi qua e là in Elephant, pezzo notevole che finisce quando non te lo aspetti e lo ascolti ancora e ancora. Nel disco anche un brano con uno dei titoli più lunghi, ma meno parole non avrebbero dato il senso: Nothing that has happened so far has been anything we could control.
Alla fine del disco arriva il sole e la voce di un bambino in riva al mare segna un nuovo inizio che forse deve dare speranza (Sun's coming up).
Da molto tempo non compro dischi, ma questo devo averlo assolutamente. Alessandra Terrone

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