1 maggio 2012

Il ritorno del Pan del diavolo con Piombo, polvere e carbone


Piombo, polvere e carbone è il secondo disco del duo siciliano Il pan del diavolo. Il disco, pubblicato come il precedente dalla Tempesta e distribuito da Venus, è un viaggio potentissimo imbevuto di onirismo e maledizioni, psichedelia e rhythm and blues in cui l'ascoltatore non subisce passivamente un racconto ma costruisce la propria storia attraverso l'associazione mentale. Un progressivo distacco dai sensi e dalla ragione per raggiungere la perdita dell'io nell'immaginazione e nell'irrazionale. Ed è fondamentalmente un album folk elettroacustico, in cui Pietro Alessandro Alosi canta e suona chitarra e grancassa e Gianluca Bartolo suona la chitarra a dodici corde. Per realizzare questo disco Il pan del diavolo ha lavorato con Antonio Gramentieri e Diego Sapignoli (Sacricuori, Hugo Race, Marc Ribot). Hanno inoltre collaborato: Nicola Manzan per gli archi di Fermare il tempo, Massimiliano UFO Schiavelli al basso rezophonico di Libero, Davide Barbatosta per i fiati in reverse di La differenza fra essere svegli e dormire e Luca Macaluso per l'armonica in Dolce far niente.
Si inizia con Elettrica, che lancia prepotentemente l’ascoltatore in una spirale sognante. Il duo siciliano non rinuncia al confronto con le altre realtà folkeggianti che si stanno sviluppando in Italia in questo periodo: è riconoscibile infatti l’influenza di Brunori nel secondo brano, Scimmia urlatore. Potente ed evocativo il folk dei brani seguenti, Donna dell’Italia e La velocità. Piombo, polvere e carbone, il brano che dà il titolo all’album, è tra tutte la canzone più urlata ed infuocata. Un altro richiamo a Brunori (e di conseguenza anche a Rino Gaetano) lo si trova in Dolce far niente. Con Vento fortissimo e Libero si passa poi ad un’ispirata atmosfera western. E’ poi il momento della ballata Fermare il tempo, che allenta la tensione degli infuocati brani precedenti. La viliore è un brano particolarmente ispirato, rabbioso ed onirico. La conclusione dell’album è affidata all’allucinogena ed acida La differenza fra essere svegli e dormire.
Il duo siciliano colpisce ancora, le emozioni si nascondono dietro ogni cambio d'accordi, in ogni parola. Il pan del diavolo non propone il suo folk indipendentemente da ciò che accade intorno, anzi, subisce le contaminazioni degli artisti più ispirati nella scena underground italiana, ma trova comunque un sound completamente originale e si avvale di una forza espressiva sempre intatta. Marco Maresca 

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