15 novembre 2011

Chissenefrega con chi sta Roberta!

Commento brevemente il concerto dei Verdena dell'11 novembre scorso al Leonkavallo di Milano.
Premessa, sono andato al concerto da solo perchè proprio avevo voglia di ascoltare un "lungo e noioso" , riporto le parole di altri naturalmente, loro concerto visto che ne ero in astinenza da tre mesi. Poi in apertura c'erano i Bancale che proprio non potevo perdere ... peccato per la ricerca del posteggio che mi ha fatto ritardare. Vabbè eccomi in coda.
Il pubblico del Leonkavallo non ha nulla di alternativo ed è mooolto uniformato in tutto, dall'abbigliamento (per gli uomini, ad esempio, sono molto in voga camicie a quadrettoni scozzesi di una particolare tipologia di azzurro, cuffie di lana un po' larghe di una particolare tonalità di verde - pazienza se al Leonkavallo si muore di caldo - grossi occhialoni da snob, rigorosamente neri...; per le donne c'è qualche possibilità in più nel vestiario, ma gli occhiali sono irrinunciabili) alle acconciature. Pace.
Gironzolo, come di consueto, e mi guardo in giro. Incontro anche gente conosciuta che mi invita a fermarmi con loro. Bene. Sono anche pressochè in prima fila.
Il concerto inizia. Ci sono decine di fotografi che non smettono mai di fare foto. Due ore di concerto, due ore di foto. Sul palco, sotto al palco, nascosti dietro gli amplificatori, accanto alla cassa della batteria. Perchè?
Il set è lungo e bellissimo. Purtroppo non c'è quasi nessun pezzo da "Il suicidio dei samurai", e nemmeno da "Solo un grande sasso", i miei dischi preferiti, ma ci sono delle chicche interessanti e golose come "Stenuo", ripescata da "Valvonauta ep" e molte altre.
Lo show purtroppo è rovinato dai commenti dei miei vicini di spazio, che non perdono occasione per esaminare una vasta gamma di cose: dall'abbigliamento dei quattro sul palco, fino ai gossip sulle frequentazioni amorose, lo stato di famiglia, il reddito, il numero di peli del naso dei poveri Verdena. E meno male che sul palco parlano poco, altrimenti chi so io scriverebbe pagine di esegesi di ogni parola. In particolare mi ha stupito - negativamente ovvio - l'informazione sui love affairs di Roberta di cui, a quanto pare, sono uno dei pochi preseti a non essere al corrente. Chissenefrega. Tolta la musica, che poi è il motivo per cui sono qui, sembrava di essere a un concerto dei Dari. Con tutto il rispetto per i Dari e senza voler metterla giù dura a tutti i costi.
Naturalmente non ho fatto foto nè video... lo hanno fatto molti altri. Quindi vi posto uno dei pezzi a mio avviso più riusciti della serata "Angie".
Per stasera è tutto. Il gatto sta bene e vi saluta. Cordialmente vostro.
Roberto Conti

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