18 settembre 2011

La vera scoperta dell'autunno è Edda Magnason. Svezia e Islanda, cammelli e pianure allagate convivono in un disco onirico ed elegante

Potremmo definirla un'attualissima Alice nel Paese delle Meraviglie, ci regala un disco che non ti aspetti, ricercatissimo e nel contempo godibile. Stiamo parlando della cantautrice svedese Edda Magnason con il nuovo album Goods, un eccentrico ma elegantissimo mix di pop, folk e jazz, uscito lo scorso 16 settembre per l'etichetta di Malmo Adrian Recordings. Questo disco è un'autentiva opera d'arte, ascoltarlo trasporta in una sorta di realtà parallela e incantevole. Come nell'album precedente Edda accompagna l'ascoltatore con le sue fresche liriche e la sua voce avventurosa, ma in Goods non è solo il pianoforte a formare l'ossatura musicale: qui c'è un'intera orchestra, strane tastiere, sitars elettrificati e cori di marinai russi. La musica conduce attraverso città e jiungle, giù, al porto, dove i pescherecci stanno partendo per il Giappone. Il modo particolare di suonare il pianoforte di Edda conduce in vicoli con discariche e nidi di gazze.
Ci sono brani ballabili, come Handsome, o l'open track Camera, malinconiche canzoni d'amore e di nostalgia come Ancient Star My Innocence Heart.
I testi di Edda sono soprattutto immagini, a volte rappresentano episodi magici della vita quotidiana, altre volte raccontano intere storie.
Nei testi giocosi si possono intravvedere anche accenni alla politica, come in Magpie's Nest:
"The reapers wrap the crops in silk and put it on a cargo ship / They open up another tin with baked beans, for dinner, breakfast and for lunch / The artists sell their love songs to baby diapers, jeans and cars / And deep down into the garbage, I found a golden cookie jar". A volte non ci sono parole e allora la musica racconta da sola l'intera storia, come in Hug Jag Forestaller Mig Det Ar Att Segla (How I imagine sailing). In Falling Asleep To A Kitchen Conversation le parole sono "versi" che trasformano il brano in una nenia infantile ma bellissima.
Edda ha disegnato personalmente il booklet del disco lavorandoci durante le registrazioni dell'album: "Alcune illustrazioni le ho fatte quando stavo scrivendo le canzoni - si legge nella nota stampa - altre sono venute fuori mentre le stavamo arrangiando. La ballerina di flamenco per One man show l'ho disegnata al termine di una mattinata in studio, dopo che avevamo creato una nostra personale danza irlandese. Per Falling Asleep To A Kitchen Conversation invece il disegno è stato fatto prima della canzone". Edda Magnason, pianista, cantante e autrice, è cresciuta in campagna, nel sud della Svezia. Suo padre è originario, come suggerisce anche il cognome, dell'Islanda. Il suo primo album, omonimo, è stato pubblicato nel 2010, ora Goods speriamo possa regalarle una vasta e meritatissima platea anche in Italia.
Roberto Conti

Nessun commento:

Posta un commento