26 settembre 2011

Ascolti emergenti di settembre

Mr. Milk - S/t ****
Noi piccolissimi siti musicali spesso non abbiamo la forza di recensire in real time tutti i dischi che arrivano in redazione e qualche volta qualcosa rimane colpevolmente indietro. E' questo il caso di S/t di Mr. Milk, folksinger campano che affida il suo esordio a dodici brani intimissimi voce e chitarra acustica. Mr. Milk piacerà di sicuro a chi apprezza Nick Drake, Will Oldham o Bob Corn; la sua musica pecca forse di eccessiva fragilità elemento, questo, che potrebbe renderla detestabile ed inadatta alla maggior perte delle fruizioni quotidiane, ma nello stesso tempo amabile e necessaria. Unica concessione strumentale il pianoforte di Cardinal Legs il resto è solo voce e una chitarra sommessa. Sonorità adatte ad una stanzetta illuminata dalla fioca luce di una candela, tripudio di delicatezza e sensibilità. Mr. Milk riesce a conquistarci con un misto di immediatezza e malinconiche melodie, peccato non ci siano pezzi in italiano che avrebbero forse allontanato il nostro dall'ingombrantissima ombra di Nick Drake e lo avrebbe inserito in una timida scena minimal-folk cantata in italiano che nonostante gli sforzi stenta ad emergere (Le-Li, Comaneci, Paolo Saporiti, Brown And The Leaves e il già citato Bob Corn). Difficile identificare un brano da segnalare, il disco va assaporato come un unico flusso sonoro. Una nota curiosa: tra i produttori del disco c'è anche Alberto Belgesto di cui lungamente abbiamo parlato nella nostra ultima miniriunione di redazione. Che sia un caso? Roberto Conti


Palkoscenico al neon - Lucas **/
Arrabbiati, arrabbiatissimi! Contro tutto e contro tutti! Il Palkoscenico al Neon denuncia e urla rabbiosamente tutto quello che non va. Dieci tracce ad alta tensione dove le chitarre tirano giù i muri e le voci, perfettamente incastrate, ti sputano addosso parole al veleno.
Più tendente al punk che al crossover il lavoro acquista molto dopo alcuni ascolti, perché sarebbe troppo facile liquidarli subito come l’ennesima band dal suono hardcore. Qui c’è di più, perché il punk (che innegabilmente c’è) è solo una componente del sound della band. Il disco scorre molto bene e sono apprezzabilissime anche le cover di “Brucia di vita” dei Negazione e “Colpo di stato” di Stefano Rosso. Una citazione a parte la merita “Con un filo di voce” intensa, disperata e arricchita dalle seconde voci che aprono a una nuova dimensione il ritornello facendone senza dubbio il miglior pezzo del disco e che potrebbe diventare il vero punto di svolta della band.
Non saranno loro a salvare il mondo, ma non hanno paura di dire tutto quello pensano in un modo urgente e cattivo che travolge l’ascoltatore, e all’improvviso ci rendiamo conto che Lucas non è così distante ma spesso è proprio dentro di noi. Daniele Bertozzi



Mary On - Listen ***
Interessante nuovo singolo Listen di Mary on: sonorita' rock alla Evanescence e nella voce anche qualcosa di Tori Amos. Avrei preferito che il pezzo fosse in italiano visto che non ci sono cantautrici prettamente rock nel nostro panorama musicale. Il brano parte in "sordina" ma poi cresce di intensità, sarebbe interessante ascoltarlo anche con batteria e chitarra distorta, rispetto alla versione chitarra e voce, comunque molto evocativa. La caratteristica e calda voce di Mary on sarebbe perfetta anche in qualche pezzo ancora più rock, magari come una Cristina Scabbia dei Lacuna coil. Comunque i miei complimenti alla ragazza. Marco Colombo

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