6 maggio 2010

Amor Fou - I Moralisti

I fortunati e bravi Amor Fou riescono a far uscire il loro nuovo pregevolissimo disco con la multinazionale Emi, invece che con l'indipendente La Tempesta, come preventivato in un primo momento. Cosa questa che già di per sè garantisce dei "benefit" anche a livello di recensioni e visibilità. Parla di loro il seguitissimo blog della signora Venegoni, per La Stampa.
Un bel battesimo, che li lancia verso un pubblico un poco più ampio dell'ennesima nicchia indie.
I Moralisti è un lavoro ancora migliore del già superlativo La stagione del cannibale che conteneva brani che sapevano davvero lasciare una traccia indimenticabile. Il periodo ipotetico, Quando un ragazzino appicca il fuoco o la struggente Cos'è la libertà (un tocca sana per tutti i "depressi" d'Italia) rappresentano episodi di altissimo cantautorato.
Con I Moralisti, Alessandro Raina e i suoi (in parte nuovi) compagni, Leziero Rescino ex La Crus, Giuliano Dottori e Paolo Perego, proseguono nel solco del cantautorato concettuale: dieci personaggi reali, nati fra il 1950 e il 1980, si raccontano indagando su che cosa sia oggi il moralismo. Ci viene quindi raccontata nel singolo di lancio la storia del bandito De Pedis, sospeso fra crimine e redenzione, che parla al proprio padre spirituale lamentandosi di una "vita non più possibile". Un brano, leggerissimo, si intitola con amara ironia Cocaina di domenica; un altro pezzo racconta la storia di una ragazza che si scopre omosessuale; poi c'è la una madre che ricostruisce il proprio rapporto disastrato con la figlia. Si colgono tantissimi riferimenti cinematografici e ma anche storico-letterari. E' un disco niente affatto facile che va ascoltato a lungo e ad ogni ascolto sa dare nuove delizie.
Dall'ep uscito qualche mese fa viene ripescato il mito di Filemone e Bauci, due figli che riescono a far dichiarare ai genitori i fallimenti della loro generazione.
La forza degli Amor fou, forse, è anche quella di riuscire a prendere il meglio dei tanti esperimenti musicali nei quali i vari componenti della band si sono cimentati: Raina viene dai Giardini di Mirò e ha fatto parlare di sè con tanti progetti paralleli, ultimo in ordine di tempo Casador; Giuliano Dottori ha da poco pubblicato un disco solista di rara e delicata suggestione.
Ci sono già diverse date del tour: il live del disco precedente mi era piaciuto ma poteva decisamente migliorare. Se ci sarà più phatos dal vivo, per I Moralisti si prospetta un fulgido futuro.
Roberto Conti

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