Una
lunga serenata all’ombra del Castello con le note dei Modena City Ramblers,
intramontabili alfieri del folk all’italiana, combat-folk, come loro stessi
amano definire il genere che mischia a meraviglia ballate e tradizioni
popolari, impegno sociale e ritmi danzerecci, dialetto e capacità di parlare
alle giovani generazioni.
Ed
è proprio questo uno dei meriti principali dei Modena, che nonostante ormai da
anni siano orfani dello storico leader Cisco riescono a richiamare un numero
crescente di fan. E non è cosa da poco… Così come accade per i concerti dei
Nomadi, anche giovedì sera a Novara sono arrivati fan da diverse parti
d’Italia. Tutti in prima fila per ascoltare le canzoni del buskers tour, uno
spettacolo che ha proposto sonorità legate alla musica da strada: dalla
sterminata discografia del gruppo emiliano, i fan hanno votato sul sito alcuni
brani preferiti, che sono stati ripescati nella prima parte della scaletta, più
intimista, e affiancati alle canzoni più note protagoniste della seconda parte
del set decisamente più danzereccio. Il pubblico ha risposto con entusiasmo,
piazza Martiri era piena a metà, non male per un giovedì sera e per una band
certo conosciuta, ma comunque lontana anni luce dall’immaginario pop. Ne è una
dimostrazione il fatto che sul profilo Facebook del sindaco, alcuni giovani
novaresi abbiano chiesto se Modena City Ramblers fosse il nuovo nome dei Modena
Park (una delle più note tribute-band a Vasco Rossi). Tristezza senza fine...
Una scelta quindi
coraggiosa, suffragata dal fatto che i Modena fossero impegnati anche a
sostegno dei terremotati dell’Emilia ai quali durante il concerto è andato in
più occasioni un accorato pensiero. Presenti in piazza anche diverse
associazioni di volontariato con i priori stand ed un agguerrito manipolo di
manifestanti anti-F35 con un paio di visibili striscioni.
Dopo
oltre due ore di musica il concerto si è chiuso con i brani più noti che hanno
letteralmente fatto scatenare la piazza sulle note di classici come In un
giorno di pioggia, El presidente, Ebano, I cento passi e l’immancabile
rivisitazione di Bella ciao.
Personalmente il concerto mi è sembrato deludente, per certi versi un po' anacronistico... Ma questo è il mio parere, quello della gran parte della piazza era ben diverso.
Roberto ContiPersonalmente il concerto mi è sembrato deludente, per certi versi un po' anacronistico... Ma questo è il mio parere, quello della gran parte della piazza era ben diverso.
Nessun commento:
Posta un commento