Giorgio Canali ha un cuore grande: insieme alla sua band i Rossofuoco ripulisce il palco zuppo di pioggia del FreeTribe di Oleggio i cui organizzatori si affannano a pubblicare fotogallery in tempo reale sui siti dei giornali locali ma non riescono nemmeno a decidere se i concerti si svolgeranno o meno e a scriverlo sulla loro pagina Facebook... Risultato: si suona nonostante la pioggia caduta tre ore prima, ma non c'è quasi nessuno, nonostante la gratuità dell'evento.
Giorgio sfodera una delle sue performance migliori, con una band in parte rinnovata rispetto all'ultima volta che l'ho sentito: c'è più energia, più ritmo! Restano invece inalterati i messaggi, con canzoni gonfie di spunti di riflessione e di politica: Rojo, l'ultimo disco, ne contiene a bizzeffe, ed è un piacere ascoltare dal vivo colui che - come produttore - ha firmato esordi eccellenti e dischi che hanno sempre avuto qualcosa da dire, rock al 100%, prima delle (talvolta) discutibili derive di artisti che si sono creduti grandi troppo presto.
Invece Giorgio, nonostante non sia più un ragazzino, ha mantenuto vivida l'energia e l'umiltà di uno che inizia, di uno che deve ancora dimostrare molto, farsi ascoltare, arrivare al cuore della gente che lo segue.
E questa sera il "nostro" ci è riuscito alla perfezione, tanto che quando arrivano le note dell'ultima canzone Precipito si accende una punta di malinconia per la serata troppo rapidamente terminata.
Giorgio ha un cuore grande, l'ho detto all'inizio, tanto grande da concedere dopo di lui il palco al Disordine delle cose, la band di casa, che causa pioggia non aveva potuto calcare il palco per farsi ascoltare dal suo pubblico. Roberto Conti, foto di Martina Colonna
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