Due EP ed un album sul finire degli anni ottanta, e poi oltre vent’anni di silenzio. E pensare che i Vaselines erano il gruppo che aveva ispirato Kurt Cobain e i suoi Nirvana. Ebbene, dopo tutti questi anni la band scozzese è tornata in attività (già da un annetto a dire il vero) con un album per la Sub Pop, intitolato Sex with an X. Perché ci hanno riprovato proprio adesso? Forse perché adesso per il loro tipo di musica c’è spazio. Basti notare che in questo album vogliono assomigliare proprio a gruppi che probabilmente ai Vaselines vorrebbero assomigliare a loro volta. Stranezze della vita, ma dobbiamo prenderli così. Un pizzico di originalità in meno rispetto a vent’anni fa ma tanta raffinatezza pop in più. Voce femminile molto piacevole e voce maschile che spesso si sovrappongono sullo stesso cantato e altre volte si alternano, come fanno anche The XX o Arcade Fire, che ora vanno di moda. Basti ascoltare Overweight But Over You o Exit The Vaselines. Oppure melodie semplici con un tocco di country e potenti assoli di chitarra distorta, sullo stile dei White Stripes (Sex with an X e My god’s bigger than your god). Il tutto ambientato in un’atmosfera post grunge con sonorità che spesso ricalcano proprio i Nirvana precedentemente nominati (Ruined e The Devil’s Inside Me). Questo lavoro dei Vaselines ricorda in alcuni momenti anche altre perle dell’indie quali Lush (Whitechapel), Moldy Peaches (Mouth To Mouth), addirittura Pixies (Poison Pen e I Hate The 80s, quest’ultimo forse il pezzo migliore dell’album), e quant’altro possa avere a che fare con shoegaze, post punk, post grunge con donna e uomo che si alternano alla voce. C’è spazio anche per un po’ di psichedelia anni ’60 in stile Jefferson Airplane o Velvet Underground (Such a fool e Turning It On). Insomma un po’ di tutto ma con pochissimo spazio per il rumore e la confusione. Ottenere un disco di facile ascolto dall’inizio alla fine da una band che è stata tra i precursori di tutto ciò che è alternativo? I Vaselines dopo vent’anni ci sono riusciti. Con un pizzico di monotonia (peraltro giustificata) sulla lunga durata.
Marco Maresca
Nessun commento:
Posta un commento