Premio "Provincia cronica" (III edizione - sezione poesia)
Renzo Piccoli – La casa fra i pioppi
Forse viene da lontano quest'aura greve di silenzio
dai cannibali? Da porte spalancate?
È una vita sotterranea che abbraccia il tuo universo.
Non è qui che mi sono fermato.
Non è qui che ho visto tutto.
E la sera è un rincorrersi di bandiere
di sciagurati fantasmi miopi
per attraversare lo stretto rettifilo.
Oltre quel posto naviga il Reno
Oh sì – puoi dirmi – ma quando
ci sei stato? Il mio cortile
non ha transenne, ti puoi stendere
e dormire
o interrogare le stelle
o illuderti di sognare.
La mattina stendi le camicie
consunte nella notte
chi ti ha visto non ha capito
come appare tenue la tua speranza.
Hai squadrato anime con passi cadenzati
e dipinto di vermiglio il grigio dei giorni
nella fissità di idee da realizzare.
Gli spot accesi ti indicano
che lì è il tuo cuore
sempre più stretto
sempre più tenace
per meritare non le chiassate notturne
ma sguardi panoramici carichi di malinconie.
La terra più nera rimbalza polverosa
ad ogni sgommata asimmetrica:
un mondo in filiforme attesa
di una conquista passo passo in libertà.
Gli uccelli – nuovi nati- intonano canti nuziali
ereditati dai millenni e perciò sempre nuovi.
Lo sforzo immane di sollevare una spanna
irride il verso obliquo della cicala.
No, non fermiamoci adesso
per firmare presentimenti di serenità.
È troppo facile scherzare nelle ore liete.
Laggiù, oltre il tuo mondo, scorre
il fiume, dicevamo,
e tale certezza può far inorgoglire.
Adesso raccontami le storie dei vent'anni
vissute dopo vent'anni
ma i pioppi ora
i pioppi della tua casa, perdio,
dove sono?
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