5 dicembre 2010

'Ascolti emergenti' di dicembre (seconda parte)

Noesia - Scopri cosa c è di male ***
Scopri cosa c’ è di male è l’esordio dei Noesia band dell’undergroung torinese.
Prodotto da Nino Azzarà (Mambassa, Petrol) si presenta fin da subito come un album originale e creativo scritto dal cantante chitarrista Stefano Ferrari. L’album poi mischia un’attitudine rock come nei brani Trasformi in me e Fiele a momenti più pop come il singolo Cenere. Curiosa la presenza in Verlaine del Fender Rhodes di Marco Notari. Il mio pezzo preferito è Colore, decisamente ipnotico. Marco Colombo

Andrea Sigona - Santi e Delinquenti ***
Andrea Sigona torna con un album sentito a un anno di distanza dal precedente Passaggi, che racchiude tutta l’esperienza maturata in 15 anni di carriera. Il genere cantautorale, che oscilla dal folk rock al blues, si mantiene solido e non prevede alcuna innovazione stilistica. Le canzoni sono piacevoli e sempre molto orecchiabili, ma non si discostano da arrangiamenti a cui il nostro orecchio è senza dubbio abituato. I testi in italiano vogliono narrare spaccati di società e storia e lo fanno in modo diretto e semplice. Talvolta risultano però ingombranti, poichè proposti da una voce sempre in primo piano, che può togliere spazio alla parte strumentale ed è un peccato perchè quest’ultima è ben suonata. Santi e deliquenti è quindi un disco appassionato e personale, che forse non risulterà precursore di nulla, ma che conferma lo stile già consolidato del cantautore. I fan di Andrea Sigona non rimarranno certo delusi. Un album che vorremmo definire con le stesse parlole dell’ autore: “Voglio vederlo in faccia questo mondo. Scambiare quatto chiacchiere per le piazze. Bere qualcosa insieme a voi che siete la bellezza e raccontarci le storie… le ultime. Voglio vederlo in faccia questo pianeta e specchiarmi con il riflesso dei vostri sorrisi. Questa grande palla che ci guarda dal cielo coi suoi scazzi quotidiani ma ancora in piedi... Voglio ancora stupirmi degli occhi della gente tutto sommato ancora buoni e generosi capaci ancora di regalare un sorriso e parlare di pace”. m.co.

Albedo - Il male **
Il male è un concept Album mixato e registrato da Fabrizio Chiapello al Transeuropa di Torino. E' un ritorno sofferto alle nostre origini più dure e sincere. Gli Albedo danno voce ad un popolo sommerso che non cavalca il rancore e la rabbia, ma che, fondamentalmente, riesce ormai a riconoscere ed esorcizzare il male che lo affligge: incontri fugaci nelle metropoli, una tv brutta e brutale, rapporti che cadono a pezzi, fricchettoni molesti, assassini con manie di protagonismo. Anche se non vogliamo, il male è comunque parte delle nostre vite. Se qualcuno vuole identificare questo album con un genere, altro non è che puro e concreto rock: riconoscere il fallimento del sistema cercando un'alternativa personale partendo dalle piccole cose... forse quelle dimenticate o ingurgitate da una società che ha paura di vedere i propri mali. g.oc.


Michele Nucciotti - Viaggio nello spazio ***
Lo avevamo già recensito noi di Asap, Michele Nucciotti che ora si ripresenta con questo ep, dove reinterpreta suoi pezzi già pubblicati con solo un nuovo inedito, Viaggio nello spazio.
Che dire: anche l’ altra volta ci era piaciuto molto, sospeso tra pop ed elettronica e con una voce davvero molto particolare e che mette molta malinconia.
Anche i testi sono decisamente poetici, con richiami al sentimento della lontanza e della sofferenza. I vecchi pezzi sono stati reinterpretati in maniera originale e hanno così acquisito una nuova veste. Confermiamo le tre *. m.co.

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