12 febbraio 2010

Teatro degli orrori, spettacolo deludente

Il teatro degli orrori attraversa un periodo verdeggiante, di grande seguito, forse anche al di là delle aspettative. Risultato questo dovuto alla grande coerenza della band che non ha abbandonato la lunea del testo impegnato, spesso dal contenuto social-politico, abbinato a ritmi d'aasalto. A mio avviso più di qualcosa ha contato anche la loro apparizione nella compilation Il paese è reale che ha fatto conoscere ad un pubblico ancora più vasto molti gruppi della scena indipendente. Le attese per il concerto però sono state tradite, in quanto, i bellissimi testi citati in precedenza, non sono stati supportati da una musica di pari qualità, a tratti talmente confusa da far capire a malapena di che pezzo si trattava. Durante il concerto di Casteggio, in provincia di Pavia della scorsa settimana, sono stati suonati tutti i pezzi più importanti della band, comprese le hit più conosciute, da A sangue freddo, pezzo che da il titolo all'ultimo album, a Majakovsky fino a Compagna Teresa. Nota positiva del vederli sul palco, il cantante offre una grande energia, sicuramente coinvolgente anche se riprende in modo fin troppo palese le movenze di Curtis frontmen dei Joy Division. In conclusione, un ottimo gruppo se ascoltato su disco, con pezzi veramente degni di nota, deludente nella dimensione live. Maicol Pozzi

1 commento:

  1. non condivido a pieno...grandi TdO sia su disco che dal vivo....l'unica nota negativa (se può essere definita tale) che posso dare è che non c'è più giulio....anche se Nicola e Tommaso sono ottimi musicisti al altezza...non è più lo stesso così...

    RispondiElimina