Ecco quindi 25 parole per descrivere i dischi da regalare, la maggior parte dei quali li potete addirittura trovare nel ristretto catalogo di titoli presenti addirittura nei centri commerciali...
Per Mammà
Facile è il nuovo disco di Mina. Non aggiunge nulla alla sterminata discografia della grandiosa interprete italiana, ma piacerà a Mammà (non alla mia che di musica non ne ascolta) che si è sciroppata per tutto l'anno la sua voce nella pubblicità della Barilla e ora, almeno, la sentirà cantare.
Per Papà
Sting, If on a Winter's Night. Disco fondamentalmente tedioso, ma di sicuro effetto sotto l'albero. Il titolo ispirato a Calvino per 12 cover dedicate all'inverno, tra caròle e poemi antichi che inneggiano a valori spirituali pre-cristiani, più due brani autografi che proseguono nell'intento di disco strenna natalizio.
Per la vecchia zia
Se le volete davvero male, ripescate il disco di canzoni natalizie di Irene Grandi dello scorso anno. Se non conoscesse Irene e voleste avere un suo bacio in fronte e sentirvi dire "grazie, lo desideravo tanto" optate per Andrea Bocelli, My Christmas, il più classico e maestoso album natalizio, con duetti di calibro internazionale.
Per la collegha fighetta che di musica non capisce una mazza
Beyoncé, I Am...Sasha Fierce è orecchiabile e orribilmente pop. Lo potrà sentire in auto, a casa... ma non a lavoro dove glielo vieterete accuratamente con un amorevole biglietto di auguri.
Se non sai dove sbattere la testa
Norah Jones, The Fall: la vellutata Norah prende la chitarra e cresce come autrice poprock. Il nome è noto ai più, ma la sua musica sfugge. Se non sappiamo moltissimo sui gusti di chi ascolterà possiamo azzardare questo disco.
Avventurarsi nel piacere della scoperta
Franco Battiato, Inneres Auge: come trasformare un album di best dovuto per contratto, in un'opera da ascoltare. Tre inediti: l'ottima title-track ormai nota, feroce invettiva contro il potere; l'intrigante U' cuntu in siciliano; una cover di De André, Inverno. E poi, nuove versioni di pezzi apparentemente minori, da riscoprire.
Giovani promesse che non deluderanno
My Awesome mixtape, How could a village turn into a town. E' un disco bello e ballabile. Fresco e non sa di 'già sentito'. Mi sembrano ottimi motivi per puntare su di loro.
Mi piacerebbe ricevere
Marlene Kuntz, Cercavamo il silenzio: i cuneesi Marlene hanno il loro primo live, teatrale, con la produzione artistica di Gianni Maroccolo. Non più noise ma sempre nella loro inconfondibile dimensione alternativa, anche da intimisti come qui si rivelano.
Io regalerei
Moltheni, Ingrediente novus: Umberto Giardini riarrangia i suoi brani più significativi per i dieci anni di carriera. Un gioiello da non perdere e da gustare anche con un dvd che propone un concerto elettrico ed uno acustico.
Regali di cattivo gusto
Cristiano De André De André canta De André: Da ascoltare nel ricordo del padre, il disco di Cristiano è una riproposta evitabilissima, in cd e dvd.
Il meno peggio da reality & co.
Giusy Ferrery con Fotografie propone un album di cover, scelte un po' da Tiziano Ferro, e un po' da lei. Il povero Nick Drake è tradotto in 'La magia è la mia amante', ma fra Capossela e Benvegnù, il singolo scelto è la banale 'Il cielo è sempre più blu' di Rino Gaetano... Scelta ovvia, come è ovvio che questo disco sia una marketta natalizia.
Classico e di buon gusto
Bob Dylan Christmas in the heart: imperdibile disco di canzoni natalizie 'gracchiate' dall'inconfondibile voce di Bob Dylan. Per un Natale meravigliosamente rock, almeno nello spirito.
a cura di Roberto Conti
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