Terzo appuntamento con la band di Birmimgham dopo The back room (2005) e An end has a start (2007). A un primo ascolto la sorpresa è davvero forte, l’ultimo album degli Editors è fortemente caratterizzato da una decisa virata verso gli anni ’80.
Poche chitarre, molte tastiere e sintetizzatori, melodie vagamente cupe e tanti illustri fantasmi impossibili da non evocare. Joy Division, New Order, Ultravox non semplicemente riveduti e corretti, ma riattualizzati e indirizzati verso sonorità che non hanno nulla di trito e scontato. Sarebbe troppo facile liquidare In this night and on this evening come un disco che ricorda qualcosa o qualcuno.
Qui c’è l’esperienza di un gruppo che ha dato prova di versatilità e originalità stilistica su più fronti, già dimostrata nei precedenti lavori.
Quindi non ci resta che lasciarsi trasportare in un’atmosfera inconfondibilmente british, in una Londra definita dallo stesso cantante, Tom Smith, cupa e non convenzionale. Anticipato dal singolo Papillon, di presa immediata, le nove tracce del cd risultano tutte di ottimo livello, con una marcia in più per il brano iniziale In this night and on this evening, manifesto dell’intero lavoro, The boxer, Like treasure e Eat raw meat=blood drool. Mauro Carosio
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