Oggi è il giorno delle agenzie, ne riportiamo una assai curiosa che parla di Zalone, che dopo aver fatto il verso a molti cantautori (trovo adorabili le imitazioni di Carmen Consoli) ha scelto De Andrè per ironizzare sui noti fatti di cronaca riguardanti il premier e gli ormai noti 'festini'.
Il comico-musicista Checco Zalone (al secolo Luca Medici), salito all'onore delle cronache poco meno di quattro anni fa per aver firmato il dissacrante inno (non ufficiale) della Nazionale italiana di calcio "Siamo una squadra fortissimi", ha riscritto il testo dei celeberrimi brani di Fabrizio De André La canzone di Marinella e Il pescatore in chiave satirica. Durante il suo show - trasmesso ieri sera da Canale 5 - Zalone, presentatosi ironicamente come "il miglior cantautore degli ultimi 150 anni", ha lanciato più di una frecciata all'attuale premier Silvio Berlusconi ("che a Villa Certosa pensava solo a una cosa") inserendo nelle sue personali riletture dei brani firmati dal grande poeta e musicista genovese riferimenti a Patrizia D'Addario, la escort protagonista degli ormai noti "festini", e all'imprenditore Tarantini, organizzatore degli stessi. g. oc.
Vincenzo Roppo Song
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«questa di Roppo è la storia vera/che si trovò a palazzo quella sera/ e il Premier che lo vide così bello/sul letto di Putin lo mise a pecorello./E furono baci e poi sospiri/ti do altri 750 milioni d’euro se ti giri (o “se ti C.I.R.)”/durò tutta la notte questa cotta/adesso tu fai il tuo lodo e poi un’altra botta/.».