9 ottobre 2015

Un po' di silenzio, dalla Puglia l'alternative rock degli Incomodo

Sembra uscire dagli anni '90 il primo album dei pugliesi Incomodo, intitolato Un po' di silenzio. Un verde allucinato avvolge un disco simil-grunge che cerca di parlare di relazioni umane e di esperienze personali.

Il linguaggio punta a colpire, specialmente nell'iniziale Mescalina ("Cerco un dio disabile per me / Che non abbia le mani su di me") e nella successiva Un po' di silenzio ("Sai come ti vorrei / Frocio più che mai"), ma i toni forti sono solo uno dei modi espressivi della band. La tensione può svilupparsi più interiormente, come nel singolo psycho-blues Sensi di colpa. Durante l'ascolto si avverte un po' il problema dell'insistere troppo su un genere ormai inflazionato, quello dell'alternative rock che segue la matrice anni '90, ma la band pugliese ci sa fare. Luen e Sai ti dirò ad esempio sono brani più maturi rispetto ad altri del disco (tra cui Alice) e se l'album non raccoglie particolari applausi al primo tentativo è solo perché non si è esposta abbastanza dal punto di vista della creatività musicale. Il secondo album probabilmente dirà di più. Non male, inotre, la chiusura in inglese con Miyagi's little treeMarco Maresca


Tracklist:
1. Mescalina
2. Un po' di silenzio
3. L'ignavo
4. Sensi di colpa
5. In fede infame
6. Alice
7. Ora non mi va
8. E' andata così
9. Luen
10. Sai ti dirò
11. Miyagi's little tree

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