"Ambedue le realtà si sono avvicinate attraverso un dialogo che poi è sfociato in una proficua organizzazione", ha precisato l'assessore regionale alla Cultura Silvia Godelli, riferendosi alle istituzioni locali e agli organizzatori. E il direttore artistico del Festival Mauro Valente ha aggiunto: "Abbiamo scelto la Puglia perché in questa regione abbiamo trovato competenze che in Italia sono rare. L'attenzione che la Puglia dà alla cultura è in controtendenza rispetto alle politiche nazionali. Basti pensare che, al contrario di quello che succede nelle altre nazioni europee, nel nostro Paese non c'è neanche una legge per aiutare in modo organico la musica popolare. Ci siamo accorti, paradossalmente, che più si va al sud, più si ci avvicina all'Europa".
In passato, ha raccontato Valente, "abbiamo avuto degli attriti con il Comune di Arezzo, cosa che ci ha portato a lasciare quella location che però ci era molto cara". E per quanto riguarda il futuro della manifestazione, il direttore del festival ha affermato: "Il nostro interesse per il territorio pugliese va ben oltre i quattro giorni di luglio, abbiamo intenzione di piantare dei semi in questa Regione e speriamo presto di raccogliere i frutti". r.co.
In passato, ha raccontato Valente, "abbiamo avuto degli attriti con il Comune di Arezzo, cosa che ci ha portato a lasciare quella location che però ci era molto cara". E per quanto riguarda il futuro della manifestazione, il direttore del festival ha affermato: "Il nostro interesse per il territorio pugliese va ben oltre i quattro giorni di luglio, abbiamo intenzione di piantare dei semi in questa Regione e speriamo presto di raccogliere i frutti". r.co.
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