15 aprile 2010

12mila ad Assago per il ritorno dei Litfiba

Troppo facile, e anche troppo scontato, incominciare un pezzo che parla della reunion dei Litfiba citando il motivetto di Elio, da cui ripesco volentieri solo il passo che dice “Non vi conviene/Una carriera da Renzulli e da Pelù”, perché è proprio sull’aspetto “convenienza” che vorrei soffermarmi. L’effetto nostalgia, si sa, ha il suo bel traino e l’altra sera al Forum di Milano erano in 12mila ad attendere con tanta trepidazione la band toscana che segnò un capitolo davvero importante del rock italiano. Un’attesa costata una media di 40 euro a biglietto (ipotizzando che quelli più economici siano in egual numero di quelli più costosi) che moltiplicati per il numero di presenti fa circa 480mila euro. Aggiungiamo una indimenticabile maglietta ricordo, impossibile non farsi tentare, ed ecco che il risultato val bene una riappacificazione.
Anche i bagarini l’hanno senza dubbio gradita! Biglietti introvabili: c’è chi ha pagato oltre 100 euro per non perdere l’evento!
Sono passati dieci anni non allegri per nessuno dei due, durante i quali Piero Pelù e Ghigo Renzulli sono andati smaltendo, ognuno nel proprio angolo, la rabbia e l'odio reciproco accumulato in 19 anni di Litfiba, per trovarsi poi a digerire ciò che era ovvio per loro due: la solitudine artisticamente non funziona, la coppia invece sì; soprattutto la loro, con un'alchimia litighereccia alla Mogol-Battisti.
Dai 18 (tutti ammassati contro le transenne) ai 55 anni (tutti seduti sulle gradinate) soprattutto maschi, soprattutto in chiodo e jeans, ciechi di nostalgia per il mai visto o per il troppo visto, entusiasti e quasi increduli che potesse davvero tornare il rock tirato, sporco, ideologicamente contro dei Litfiba Doc.
Unglorious Bastards, come un po' si definiscono loro stessi. Non sono vergini, Piero&Ghigo. Si sono scaldati con fior di date nella sempre accogliente Svizzera. Adesso, non gli sembra vero di essere nuovamente su un palco italiano: Piero rispolvera la sua attitudine da piranha con le ali, aggredisce il pubblico, provoca dedicando «Bambino» al Papa; ma sa anche solleticare i buoni sentimenti, con il richiamo alla questione drammatica di Emergency; animale da palcoscenico, un po' più grezzo e spettinato. Ghigo sta nel suo angolo a ricamare con la chitarra, i baffetti da sparviero che ridono per lui: un'abilità indubbia, la sua; una capacità sciamanica di tessere canzoni. Il concerto è coeso, potente, provocatorio quanto basta; due tosti così in Italia non c'erano più.
Sono già nati due nuovi singoli, il primo Sole nero uscirà il 23 aprile, mentre in giugno è previsto un live, l'anno prossimo gli inediti. La macchina infernale è partita a pieno ritmo e il repertorio è tutto Litfiba doc. Va dal primo, Desaparecido (Lulù e Marlène) al penultimo Mondi Sommersi (Sparami e Ritmo 2), con in mezzo pezzi da novanta come Terremoto, Fata Morgana, Maudit, Proibito, Spirito. E lascia fuori soltanto l'ultimo album, Infinito: «Purtroppo è l'album che ha segnato il nostro allontanamento, nato senza complicità: perché ripartire da lì?», dicono in coro. E finiamo per ricordarci delle ultime date dell'ultimo tour doc, con Piero e Ghigo affiancati ciascuno dal proprio avvocato, a rispondere ai giornalisti in un'atmosfera che si tagliava con il coltello. In quei giorni, Il mio corpo che cambia diventava la bandiera di ogni classifica, ma i due non si parlavano più. Che storia pazzesca, comunque.
Sul palco, della formazione degli anni belli c'è soltanto Daniele "Barny" Bagni al basso. Tutti ottimi: alle tastiere Federico Sagona che viene dalla band di Piero, mentre alla batteria Renzulli ha portato dall'ultima generazione Litfiba Pino Fidanza. Già, perché in questi dieci anni di iato - durante i quali Piero (48 anni) ha avuto una terza figlia che ha ora 6 anni e Ghigo (57) un maschio che ne ha tre - Piero ha fatto una propria band, con qualche fortuna poi scemante, e Ghigo i propri Litfiba, scemantissimi ancora di più. La guerra è finita (e speriamo che la pace duri, naturalmente, anche per rispetto al vecchio rock). g.oc.

I prossimi concerti: 16/17 aprile Firenze, 19 Roma, 21 Acireale, 17 luglio Noci (Bari), 19 Napoli, 22 Roma, 24 Arezzo, 26 Collegno, 27 Carpi (con Patti Smith e Elio e le Storie Tese), 29 Verona, 31 Bergamo, 5 Grottammare, 7 Majano, 10 agosto Cagliari, 13 Campofelice di Roccella, 16 Catanzaro.

Nessun commento:

Posta un commento