Facile contiene docici inediti firmati da storici collaboratori di Mina e da nomi del panorama alternative (mi domando poi quanto) come Manuel Agnelli e Boosta dei Subsonica. Una mossa all'insegna del rinnovamento? Nemmeno per sogno, il disco della Signora della canzone italiana resta ben ancorato nella sua classicità e i suoi collaboratori a ben guardare sono quelli di sempre: ci sono Cristiano Malgioglio (Carne viva), Andrea Mingardi (Non si butta via niente), il figlio Max Pani, qui anche nell'ormai consueta veste di produttore, il nipote Axel Pani che qui firma il singolo Il frutto che vuoi.
Pure Manuel Agnelli (Adesso è facile) già aveva 'dato' alla Signora con la reinterpretazione del brano Dentro Marilyn, a suo tempo trasformato in Tre volte dentro me: in Facile torna con un duetto che ha il merito di lasciare un'impronta dello stile Afterhours in questo disco che resta molto classico al di là del lancio promozionale. Il brando firmato Boosta è invece un bel lento, inaspettato assai per un alfiere dell'elettronica come lui.
Mina è limpidissima nella sua vocalità, anche se in qualche episodio si lascia andare ad un'interpretazione più grintosa. L'album andrà benissimo, Il Natale alle porte è la stagione d'oro per tutta la discografia e ancor di più per i classici. Vedremo quali canzoni, se ce ne saranno, sapranno lasciare traccia di sè. Roberto Conti
Pure Manuel Agnelli (Adesso è facile) già aveva 'dato' alla Signora con la reinterpretazione del brano Dentro Marilyn, a suo tempo trasformato in Tre volte dentro me: in Facile torna con un duetto che ha il merito di lasciare un'impronta dello stile Afterhours in questo disco che resta molto classico al di là del lancio promozionale. Il brando firmato Boosta è invece un bel lento, inaspettato assai per un alfiere dell'elettronica come lui.
Mina è limpidissima nella sua vocalità, anche se in qualche episodio si lascia andare ad un'interpretazione più grintosa. L'album andrà benissimo, Il Natale alle porte è la stagione d'oro per tutta la discografia e ancor di più per i classici. Vedremo quali canzoni, se ce ne saranno, sapranno lasciare traccia di sè. Roberto Conti
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