17 ottobre 2014

"Riusiamo l'Italia" di Giovanni Campagnoli: dalle stazioni dismesse alle industrie abbandonate, così gli spazi vuoti diventano opportunità per i giovani

Il borgomanerese Giovanni Campagnoli, faro di Vedogiovane, impegnato nel settore delle start up giovanili innovative ha realizzato un libro che in pochissimo tempo ha acceso la luce sull’annoso tema del riutilizzo degli spazi dismessi. "“Riusiamo l'Italia” – spiega Campagnoli – è un "road book"che parte da una ricerca sulle buone pratiche di riuso degli spazi. Tema attuale, in quanto oggi l'Italia è piena di spazi vuoti (fabbriche abbandonate, caserme, stazioni dismesse, ecc.) e riuscire a riusarne anche solo una minima parte, affidandoli a delle start up culturali e sociali, può diventare una leva a basso costo per favorire nuova occupazione giovanile e non solo".
Il volume, per la cui stesura ci è voluto un anno di lavoro, è subito stato apprezzato dalle edizioni Gruppo 24 Ore, che dà alle stampe il noto quotidiano economico. "Il riscontro è stato immediato – spiega Campagnoli – Il tema è talmente sentito che in poco tempo sono stato invitato un po’ in tutta Italia per conferenze di approfondimento. Il libro analizza alcune "buone prassi" che si stanno diffondendo nel Paese, per individuare modelli organizzativi efficaci rispetto alla capacità di creazione di valore economico, a partire dalle specifiche funzioni sociali e culturali".
Nella postfazione di Roberto Tognetti, architetto guida del Comitato d’amore per il recupero di Casa Bossi a Novara, si propone il passaggio da queste "buone prassi" ad una vera e propria "policy" sul tema. Il libro si completa on-line con il sito www.riusiamolitalia.it è la piattaforma 2.0 che affianca il testo per promuoverne le tematiche e raccogliere esperienze di chi sta già lavorando su questi argomenti. Roverto Conti

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