26 ottobre 2014

Banda Fratelli - L'amore è un frigo pieno - Rec. in 10 parole

Uno degli ospiti del disco L'amore è un frigo pieno, della Banda Fratelli, qualche giorno fa ci ha chiesto se nelle recensioni siamo buoni con tutti o se sappiamo anche essere cattivi. Noi gli abbiamo risposto che non facciamo sconti a nessuno. Ecco quindi il secondo album della band di cuneo, uscito per Controrecords, che si presenta impacchettato in una busta sottovuoto come gli affettati del supermercato e con un artwork ovale in cartoncino pressato come si usa in questi giorni.


Recensione in 10 parole: contorno (parlando di frigo pieno e di affettati non può mancare il contorno. Ecco, la Banda Fratelli è molto brava in quello. Il nome accattivante perché richiama l'imbranata banda di malviventi dei Goonies, i titoli divertenti come La rivoluzione sessuale e Molto morto, il pacchetto sottovuoto), artwork (alla moda, anche se di alcuni font e di alcune soluzioni grafiche ne abbiamo veramente pieni i... frigoriferi...), tema (pare che il filo conduttore sia la tensione del mondo dei grandi vista con gli occhi di un bambino. Come Gianni Rodari, ma un Gianni Rodari furbetto), brani (è carino Nuvole, perché è quello più sentito. Il resto non è che colpisca molto. Nemmeno il singolo La rivoluzione sessuale), noir (strano e non in linea col resto del disco il macabro brano Molto morto: diverte ma non troppo), voce (il cantante Andrea Bertolotti canta molto bene, ma anche troppo controllato, sarà perché è piemontese), Eugenio Cesaro (il cantante degli Eugenio in Via Di Gioia è ottimo corista in Amerò le tue rughe. Ma sarà lui quello che ci ha chiesto se sappiamo essere cattivi?), preconfezionato (questo disco è proprio ciò che voleva sembrare. E non è un merito), no (non ci piace. Si era capito? Succede, comunque). Marco Maresca

Voto: */

Tracklist:
1. In bocca al lupo, Margherita!
2. La rivoluzione sessuale
3. Gocce di Chanel
4. Il piatto forte del menù
5. Amerò le tue rughe
6. Nuvole
7. Molto morto
8. Aspettami alzata

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