1 giugno 2014

Medulla - Camera oscura - Rec. in 10 parole

I Medulla nascono nella periferia ovest di Milano nel 2008 e si fanno subito notare da Oliviero Riva (Olly degli Shandon, The Fire e Rezophonic) che nel 2010 produce il loro primo album, intitolato Introspettri. La collaborazione tra Medulla e Olly continua anche oggi, col secondo album intitolato Camera oscura.

Recensione in 10 parole: new wave italiana (rielaborata secondo i canoni odierni. Si parte ricalcando i Litfiba dei primordi, con l'iniziale La bestia, e si arriva poi alla vocalità di Fiumani dei Diaframma, nel brano Il coniglio), fiabe, mostri (Cenerentola nel brano La cenere, il migliore dell'album, e poi Peter Pan, Alice, bestie, mostri interiori tra cui tenebre e morte), darkwave (non tanto nella composizione dei brani, che risultano comunque abbastanza di facile ascolto ed autoironici, ma più che altro per l'estetica con la quale la band si presenta, quasi da film di Tim Burton), tastiere (che renderebbero felice Antonio Aiazzi dei già citati Litfiba: sia la scelta dei suoni usati, sia le trame descritte, lo ricordano molto da vicino, basti ascoltare La filastrocca), produzione (si è spesso detto che i gruppi di ispirazione Litfiba rischiano di apparire obsoleti, ma questo album mostra una buona sintesi tra la metà degli anni '80 e le sonorità odierne, come nei brani Il nulla e La polvere), melodia (partendo dal presupposto che l'album rimane sempre molto ascoltabile, in alcuni momenti c'è una forte propensione per le melodie, come nel brano Il complice), ricezione (iniziano ad essere un buon numero le band che tornano ad ispirarsi agli anni '80 italiani: forse però c'è da interrogarsi su quanto questo tipo di musica possa essere recepito dall'ascoltatore). Marco Maresca

Voto: ***

Tracklist:
1. La bestia
2. Il limite
3. La filastrocca
4. La polvere
5. Il complice
6. Il nulla
7. La maschera
8. La cenere
9. Il dubbio
10. La notte
11. Il coniglio
12. La tenebra

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