10 febbraio 2013

Karma in distorsione - Karma in distorsione - Rec. in 10 parole

















Già gruppo spalla durante alcuni live di Caparezza e tra i partecipanti alla colonna sonora della serie MTV “Non cresce l’erba”, i Karma in distorsione esordisce con un album aggressivo e psichedelico: si passa dalla rabbia punk/garage (Vermi, Senza petrolio) alle sonorità più eteree (Vivo a tratti, Cani randagi). Un esordio che colpisce ed ha impatto positivo, anche se i più critici noteranno molte somiglianze con gli Afterhours. Ma per muovere i primi passi, Manuel Agnelli & co. sono già un buon riferimento.

Recensione in 10 parole: aggressivo, psichedelico, versatile tra l’acustico (Formicaio) e l’elettrico schizofrenico (La mia fabbrica). Recitato e teatrale. Marco Pagliari

Voto: ***/


Tracklist:
1. Vermi
2. La mia fabbrica
3. Senza petrolio
4. Vivo a tratti
5. Formicaio aka formirot
6. L palazz
7. Cani randagi
8. Casa in fiamme

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