Mezzafemmina, il cui vero nome è Gianluca Conte, è uno dei
nuovi esponenti della scena musicale torinese. Il nome d'arte deriva dal modo
in cui veniva appellata in senso dispregiativo la famiglia del suo bisnonno, in
Irpinia, poiché il capofamiglia era dedito ai lavori domestici in un'epoca, il
fascismo, in cui ciò costituiva un sintomo di mancata virilità. Un giorno da leone (Controrecords /
Audioglobe) è il suo secondo full-lenght album.
Recensione in 10
parole: incrocio (di tanti generi. Mezzafemmina dice che ciò è un pregio e
che da sempre avverte la necessità di non farsi incasellare), Da quando ci sei tu (brano strano e
riuscitissimo in cui un messaggio positivo è veicolato all'interno di
un'atmosfera cupa e raggelante), tematiche (l'utilità delle giornate di
commemorazione in 364 giorni di oblio,
l'handicap in Silvia, credimi,
l'ossessione per prestazioni e competitività nel singolo La collezione di vizi), rap (nel brano Il giorno dopo interviene Chef Ragoo, ma sinceramente questa
incursione rap non è uno dei momenti migliori del disco), scrittura (i brani
sono quasi tutti di qualità elevata, compreso il finale, con Le verità banali), incrocio (e chiudiamo
il cerchio soffermandoci nuovamente sulla concetto iniziale. E' un disco con
momenti ottimi. E' giusto, anziché concentrarli, disperderli in così tanti
stili diversi?). Marco Maresca
Voto: ***
Tracklist:
1. 364 giorni di oblio
2. Suffragio universale
3. La collezione di vizi
4. Il giorno dopo (feat. Chef Ragoo)
5. Da quando ci sei tu
7. Mammasantissima
8. Silvia, credimi
9. Piett' tonna
10. Le verità banali
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