16 marzo 2011

'Ascolti emergenti' di marzo

The Banditi - Achtung
C'è tanto Salento in questo Achtung!, il nuovo album di The Banditi: la pizzica e gli aliti della Magna Grecia percorrono quasi interamente i tre quarti d'ora del disco, ora celandosi dietro a ritmiche ska e grida rabbiose, ora uscendo allo scoperto come nella cupa e suggestiva Kalinifta, brano popolare della tradizione greco-salentina. E non è un caso che anche i colleghi e conterranei Après la Classe hanno in passato avuto la stessa idea di riprendere quella struggente serenata ormai centenaria e darle una nuova e lucente veste. Proprio il gruppo franco-pugliese, infatti, è tra i primi a saltare alla mente durante l'ascolto dei Banditi, insieme a Caparezza e Sud Sound System; il perché, oltre alle ovvie analogie geografiche, sta nell'uso disinvolto dell'elettronica, nelle ritmiche danzerecce, nelle secche e leggere chitarre in levare che nei ritornelli diventano muri di suono saturi di frequenze.
Il rischio che scelgono di correre The Banditi è quello di esagerare con gli ingredienti e buttare nel calderone dosi di hip hop, con l'aiuto del redivivo Piotta in Globalover, di melodie arabeggianti (Bello ricco e famoso e Afghandub) e di nu metal alla Linkin Park (Trasparente), mentre non vogliono rinunciare nemmeno a inserire elementi punk e pop.Chiude la lista dei dodici pezzi La me fameja, in dialetto veneto, come a voler stringere in un grande abbraccio tutto l'Adriatico. Luca Manni


The Perfect Guardaroba - Sometimes They Come Back
A circa sei anni di distanza dalla prima pubblicazione Un.Tidy, che li aveva portati ad esibirsi alla finale internazionale di Emergenza Rock sullo stesso palco di Bad Religion e Mando Diao, i quattro rockers anconetani evocano a partire dal titolo Sometimes They Come Back il bagaglio di esperienze musicali e personali maturate in questi anni con la loro militanza nel mondo indipendente italiano. I contenuti del disco sono incentrati sul tema delle relazioni sociali, a tutti i livelli, in una societa che le rende sempre piu precarie ed instabili. Il tutto è trattato, anche grazie alla capacita di sdrammatizzare che caratterizza i testi della band, con un tono sarcastico e quasi mai solenne. “L'idea che c'è dietro all'album e che fa da filo conduttore a ogni singolo brano è il tema delle relazioni: relazioni d'amore, d'amicizia, relazioni col mondo circostante o semplicemente con se stessi.- dichiara Becca, chitarrista della band - I contenuti sono trattati di volta in volta in tono ironico, sarcastico, solenne, tragico ma anche goliardico e mi piace pensare che tutto l’ascolto del disco possa essere paragonato a un semplice viaggio in aereo. Quello che ci tengo a dire è che dall’entrata in studio, dalle prime pre-produzioni, la nostra volonta è stata quella di consegnare un disco “vero”, con un’identita precisa, un modo semplice per dire a tutti “noi siamo questo”. Chitarre dirette, arrangiamenti live e sezione ritmica il piu possibile dinamica. I cd finti li lasciamo a chi sul palco non vuole salire”. r.co.

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