Oltremanica due dischi stanno meritatamente scalando le classifiche di vendita e di ascolto, collocandosi come i primi lavori degni di nota dell’anno in corso. Trattasi dei nuovi album dei Massive Attack e degli Hot Chip. I primi, da anni sulle scene, tornano dopo sette anni di silenzio e i secondi pur con meno esperienza sulle spalle, stanno già collocandosi nella hall of fame del pop inglese. Heligoland. Questo è il titolo, che prende il nome da un arcipelago a nord della Germania, dell’ultimo lavoro dei Massive Attack, la band di Bristol che giunge al quinto album di una durevole carriera segnata da lunghe pause e diversi cambiamenti di formazione. Il disco non tradisce le aspettative dei fan e aggiunge qualcosa di nuovo, di meno angosciante e oscuro, al sound a cui eravamo abituati. Senza disertare da uno stile riconoscibile, Heligoland è caratterizzato da una piacevole disomogeneità che passa da sonorità impalpabili ed evanescenti ad altre più risolute e dinamiche. Collaborazioni illustri contribuiscono a rendere ogni brano un capitolo a sè stante e l’impressione finale è quella di aver ascoltato più di un cd. Oltre al singolo Paradise circus, realizzato con il contributo della voce suadente della cantautrice americana Hope Sandoval, Saturday come slow con Damon Albarn e la traccia di apertura, Pray for rain, con la collaborazione di Tunde Adebimpe dei TV on the radio, valgono l’intero lavoro di un gruppo che ha ancora molto da dire. Gran disco quindi, Massive Attack allo stato puro con le loro origini e il loro presente. Ci sono voluti sette anni, ma l’attesa è ampiamente ricompensata. One life stand è il quarto album in studio per gli Hot Chip, il quintetto londinese nato nel 2000, che arriva come un vero e proprio ciclone da classifiche e si posiziona subito tra i dischi più interessanti del momento. Euforico, melodico, sfrenato e spensierato, strizza l’occhio alla dance senza mai scadere nell’ordinario. Ritmi pulsanti e vorticosi lasciano spazio a motivi più pacati, quasi come se si volesse distendere l’ascoltatore inevitabilmente affabulato e divertito. Armonie che rimangono impresse, ben costruite si accompagnano felicemente alle voci pulite, briose e gaie dei cinque musicisti. Tra gli episodi meglio riusciti spiccano senz’altro la traccia di apertura Thieves in the night e la title track One life stand, ma l’intero lavoro vale comunque più di un ascolto. Gli Hot Chip suoneranno a Milano ai Magazzini Generali il prossimo 18 marzo, un concerto da non perdere vista la vitalità e l’esuberanza che caratterizzano il gruppo nelle sue esibizioni dal vivo. Mauro Carosio
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