Prosegue l'avventura musicale di Giuseppe Musto, Il Ragazzo
del 99. Sei mesi fa raccontavamo il suo esordio intitolato L'anarchia dell'amore e del potere, ed ora, pur essendo passato
relativamente poco tempo, ecco questo secondo album, dal titolo Find some place to be quiet, del quale
abbiamo ricevuto una copia promozionale su un'originalissima chiavetta USB
personalizzata. All'interno della chiavetta si trovano anche due esperimenti
letterari ad opera dell'autore: L'anarchia
dell'amore e altri racconti e Quando
troppo bene fa così male.
Recensione in 10
parole: passi avanti (l'album precedente era poco più di un gioco, sebbene
con ottimi spunti. Stavolta si fa sul serio), frenetica (l'iniziale No time, con tanta elettronica
d'effetto), caduta libera (nello spazio infinito, in Charlie falls down), pace interiore (è un'esigenza, che emerge dal
titolo dell'album, che è anche il titolo di uno dei brani: Find some place to be quiet), invocazione (In Cristo è blu, brano meraviglioso che vede la collaborazione, al
piano e alla voce, di Anna Roggiani, l'artista cerca un dio sommerso dagli
oggetti e dalle ansie quotidiane, e gli pone un interrogativo sofferto ma
autentico: "Perché ci sono così tante merde?"), sognante (ed anche
ricca di speranza, la finale Semina i miei
occhi, che vede la partecipazione di Elton Novara alla chitarra), ottimo (un
album che in un solo quarto d'ora riesce a dire tutto, ma proprio tutto). Marco Maresca
Voto: ****
Tracklist:
1. No time
2. Charlie
falls down
3. Find
some place to be quiet
4. Cristo è blu
5. Semina i miei occhi
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